Diagnosi precoce e cura dei tumori e delle malattie del cavo orale, della gola e della voce, della ghiandola tiroide, delle ghiandole salivari.
ANNI DI ESPERIENZA NEL SETTORE MEDICO-CHIRURGICO
CON L'INCARICO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE IN CHIRURGIA cervicale
Specialista ENT con vasta esperienza pratica come Chirurgo Oncologico nel distretto cervico-
facciale
A tutt’oggi contribuisce con competenza ed esperienza nell’applicazione di nuove tecnologie nella
diagnosi e cura delle patologie tumorali maligne e benigne della orecchio, del naso, del cavo orale e
del collo.
Inoltre ha vasta esperienza nelle patologie della respirazione e sinusali.
Dal 2000-oggi: Dirigente medico presso l’Ospedale san Filippo Neri
Dal 2016 Dirigente con alta specializzazione della direzione Sanitaria aziendale ASL RM1 nella
diagnosi e cura dei tumori della branca otorinolaringoiatrica e del distretto cervico-facciale
2015-2021: Formazione presso Istituto Fisioterapici Ospitalieri (IFO) Roma
UOC otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale per la diagnosi e Cura dei tumori
1995-1999: Formazione presso Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” Roma
UOC Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale
Master tutor in vari corsi di dissezione chirurgica della testa e del collo
Tutor Master di chirurgia endoscopica naso-sinusale
L’otorinolaringoiatra agisce su una vasta gamma di patologie che interessano:
La casistica operatoria è attualmente superiore ai 2500 interventi per patologia oncologica sui distretti del collo, della laringe e della gola, delle ghiandole salivari, ghiandola tiroide e del cavo orale.
Inoltre ha effettuato numerosi interventi in pazienti con disturbi del sonno a carattere ostruttivo naso-palatale e del russamento e più di 1000 interventi estetici e funzionali sulla respirazione nasale.
In condizioni di rilassamento, le corde vocali formano un’apertura a forma di V che permette all’aria di passare liberamente nella trachea. Le corde si aprono quando l’aria entra nei polmoni (ispirazione) e si chiudono durante la deglutizione o l’eloquio.
I disturbi della voce possono presentarsi per molteplici cause: dall’uso improprio delle corde vocali ( patologia professionale degli insegnanti e\o avvocati )alle allergie, fino al cancro della laringe.
Tra questi estremi esistono moltissime situazioni cliniche che meritano una valutazione dello specialista otorinolaringoiatra per una loro diagnosi e trattamento.
Ulcere da contatto, granulomi, polipi, noduli, paralisi di una o entrambe le corde vocali nonché tumori sono tutte patologie che possono influire sulla voce provocando disfonia sino ad afonia.
Il russamento notturno nella maggior parte dei casi è un fenomeno sporadico, notturno e può succedere in caso di raffreddore, oppure in caso di cena abbondante o accompagnata da qualche alcolico di troppo.
Se però durante il sonno il russamento è presente tutte le notti, è bene approfondirne gli aspetti.
Il fenomeno del russamento ha origine ostruttiva sul flusso d’aria nella respirazione e può avere varie cause:
Il russamento, può inoltre, essere indice di una grave patologia cronica, la cosiddetta sindrome delle apnee notturne (OSAS).
L’OSAS, si accompagna ad altri sintomi, come la stanchezza diurna, il verificarsi di colpi di sonno (alla guida, al cinema, a teatro…).
Diagnosticare per tempo questa malattia è fondamentale: le apnee notturne, infatti, possono portare a gravi patologie cardiache (ictus, ipertensione, infarto) e respiratorie.
La diagnosi di OSAS viene effettuata mediante visite specialistiche, esami radiologici ed esami di monitoraggio qualitativo e quantitativo del sonno e monitoraggio cardio-respiratorio.
Le ghiandole salivari sono organi accessori dell’apparato digerente, deputati alla produzione della saliva, necessaria per lubrificare la bocca, sciogliere le sostanze chimiche che stimolano le gemme gustative e contrastare, la proliferazione di agenti microbici nel cavo orale
Esistono tre paia di ghiandole salivari maggiori.
Le ghiandole parotidee sono le più grandi e importanti e sono situate davanti all’orecchio.
Le ghiandole sottolinguali e le sottomandibolari sono localizzate sotto la mucosa del pavimento della bocca.
Patologie delle ghiandole salivari
Una tumefazione del volto può talvolta essere associata a patologia delle ghiandole salivari per loro ingrossamento
Le principali forme morbose delle ghiandole salivari sono quelle ostruttive, infiammatorie e neoplastiche. Data la varietà di malattie che possono portare all’ingrossamento delle parotidi, è importante scoprire la causa che ha originato il problema ed agire su di essa con cure mirate ed efficaci. Un parere medico sempre necessario
Le malattie più comuni che possono causare ingrossamento delle ghiandole sono:
• Calcolosi salivare
• Scialoadenite
• Sindrome di Sjögren
• Tumore delle ghiandole salivari
• Mononucleosi
• Parotite infettiva
• Cirrosi epatica
• Diabete
• Tonsillite
Tumori benigni
Il tipo più comune è l’adenoma pleomorfo (tumore misto). La trasformazione maligna è possibile, con conseguente carcinoma ex adenoma pleomorfo, ma questo avviene solitamente solo dopo persistenza del tumore benigno dopo molti anni.
Altri tumori benigni comprendono: l’adenoma monomorfico, l’oncocitoma e il cistoadenoma papillifero linfomatoso o tumore di Warthin. Questi tumori recidivano di rado e raramente diventano maligni.
Tumori maligni
I tumori maligni sono meno frequenti e possono essere caratterizzati da un rapido accrescimento o da una comparsa improvvisa. Sono duri, nodulari, possono risultare fissi ai tessuti adiacenti, spesso con contorni scarsamente definiti. Alla fine, la pelle sovrastante o la mucosa possono ulcerarsi o possono essere invasi i tessuti adiacenti.Il carcinoma mucoepidermoide è il cancro più diffuso delle ghiandole salivari e insorge tipicamente in soggetti tra i 20 e i 60 anni. Essa può manifestarsi in qualsiasi ghiandola salivare, più comunemente nella ghiandola parotide ma anche nella ghiandola sottomandibolare o in una ghiandola salivare minore del palato. Carcinomi mucoepidermoidi intermedi e di alto grado possono metastatizzare ai vasi linfatici regionali.
Il carcinoma adenoideo cistico è il tumore maligno più frequente delle ghiandole salivari minori Il suo picco di incidenza è compreso tra i 40 e 60 anni e i sintomi comprendono intenso dolore e, spesso, una paralisi del nervo facciale.
Sintomatologia
La maggior parte dei tumori benigni e maligni si presenta come una massa indolente. Tuttavia, i tumori maligni possono invadere i nervi causando: dolore locale o regionale, parestesie, intorpidimento, causalgia o una perdita della funzione motoria.
L’edema da ostruzione di un dotto salivare viene diagnosticato in base alla relazione tra l’assunzione del cibo e l’insorgenza del dolore. Per diagnosticare le altre cause di tumefazione della ghiandola, il medico specialista può effettuare un prelievo bioptico di un campione di tessuto della ghiandola salivare da esaminare al microscopio.
La diagnostica per immagini, come la tomografia computerizzata (TC), la Risonanza magnetica (RMN) e l’ecografia sono di aiuto nel dare informazioni sulle dimensioni e sui rapporti della lesione ghiandolare con i tessuti circostanti.
La sensazione di bocca secca può essere determinata da:
A volte, i farmaci che aumentano la produzione di saliva, come cevimelina o pilocarpina, aiutano ad alleviare i sintomi.
Per i calcoli delle ghiandole salivari è possibile assumere antidolorifici (analgesici), bere molto, massaggiare le ghiandole, applicare impacchi caldi e attivare il flusso salivare con succo o spicchi di limone, caramelle aspre o una combinazione di questi alimenti. Se il calcolo non scompare spontaneamente, si rende necessaria l’asportazione chirurgica del calcolo.
Per le infezioni delle ghiandole salivari, i medici prescrivono antibiotici e chiedono ai pazienti di massaggiare le ghiandole e applicare impacchi caldi. Un ascesso salivare deve essere inciso e drenato.
Allo stesso modo, si può asportare chirurgicamente un tumore delle ghiandole salivari di natura benigna o maligna.
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